Storia della Smaltatura
Le origini dello Smalto
Volendo ricercare le origini dello Smalto torniamo all’Età del Rame (IV Sec. A.C.) quando apparvero le prime paste vetrose originate dai fuochi che si facevano per le fusioni.
Quest’arte si sviluppò tra i popoli del Mediterraneo Orientale, a Micene e Cipro, ricca di giacimenti di rame. I primi smalti erano esclusivamente blu e la qualità degli oggetti ritrovati mostra una profonda conoscenza tecnica.
La diffusione della Smaltatura
Nel corso dei secoli la diffusione e l’applicazione della tecnica della Smaltatura si sviluppa in Egitto, India e più tardi in Cina.
Nel XII secolo, l’arte dello smalto raggiunge il massimo fulgore a Bisanzio (se si eccettua il ‘300 in Francia e in Toscana) in ambiente culturale di altissimo livello.
Lo smalto viene lavorato su piastre sbalzate, lo si associa alle pietre preziose per la lucentezza dei suoi colori e inizia la decorazione del gioiello. La famosa “Pala d’oro” che è il vanto del Duomo di Venezia, coperta di smalti, pietre e oro, risale al 1204.
La Smaltatura al giorno d’oggi
Limoges, Francia, divenne per l’occidente il più grande centro dello smalto per alcuni secoli ed è tuttora attiva. Germania e Italia vedono botteghe artigiane di alto livello negli anni 60 e tuttora Smaltatori professionisti, ormai una professione in via di estinzione, eseguono opere di altissimo livello.
Le applicazioni dello Smalto
Esistono varie applicazioni dello smalto: a secco, a umido, cloisonné, champlevé, la miniatura, grisaille, sgraffito, plique à jour.
La superficie metallica può essere rame, argento, oro e anche ferro o acciaio inossidabile.
Io ne realizzo alcune e la mia sperimentazione attuale è in continua evoluzione al fine di ottenere nuovi risultati.
Impagabile è la soddisfazione di proporre sempre nuove creazioni che hanno una storia antica!
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